Eliocentrismo:
dottrina
che contiene un doppio grado di lettura: uno razionale aperto a tutti, uno magico-spirituale
riservato a pochi, riconducibile al culto solare pitagorico ed al mitraismo
iniziatico. Gli elementi filosofici corrispondenti alla dottrina eliocentrica risalgono
alla dialettica eraclitea fondata sulla ragione del divenire e sul “contrasto
degli opposti”: tutto è duale, ogni cosa ha la sua coppia di opposti e questi
sono identici di natura, differenti solo di grado. Tutti gli estremi si
toccano. Tutte le verità non sono che mezze verità. Con questa logica, comune a
quella della magia, delle simpatie, dei contrasti e delle attrazioni, si è
riusciti a mettere in ombra la logica scolastica fondata sul principio dell’identità
dell’Essere. La Rivoluzione ebbe inizio.
Ipotesi copernicana:
volendo
attaccare il tomismo e la cosmologia medievale si pensò di sconvolgere le basi
della sua filosofia naturale. Le prove portate a favore dell’ipotesi
copernicana non erano certe e vennero dimostrate dopo alcuni secoli mediante
esperienze raffinate, le quali tuttavia possono interpretarsi anche in chiave geocentrica,
come dimostrazione del movimento dei cieli e della quiete della terra. Fino
all’elaborazione di Keplero il modello copernicano non dava ragione ai dati
dell’osservazioni e non era per nulla più semplice di quello geostazionario. Non
per niente in favore di Copernico e poi di Galilei accorsero soprattutto persone
che non erano astronomi e nemmeno uomini di scienza (Bruno, Campanella, …), il
cui lavoro è però spesso associato al libero pensiero o all’epicureismo di
Lucrezio.
Pitagorismo:
insieme
di razionalismo e ritualismo all’interno del quale il reale viene identificato
al razionale. Sintesi di mistica e ragione. Utilizza un doppio linguaggio: uno
apparente rivolto ai profani, l’altro segreto rivolto agli iniziati. Il
verosimile viene spacciato per verità, e la verità per verosimile. Numero e
simbolo nella visione pitagorica vengono considerati come inseparabilmente
connessi, simili al doppio risvolto di una stessa medaglia che consente al
presunto iniziato di scorgere la sostanza, ove il “profano” colga l’apparenza.
Rinascimento:
periodo
durante il quale avvenne rinascita del paganesimo e della logica eraclitea del
si e del no, contraria a quella evangelica del “si si e no no”. Rinascita del
simbolismo e della cultura magica delle formule e dei numeri intesi non solo come
quantità, ma come simboli mistici e divinatori. Epoca che oscurò quella
precedente del Medioevo. Così come Galilei con le sue polemiche oscurò i
filosofi medievali che l’avevano preceduto nei suoi studi scientifici, ad
esempio Buridano, Domenico Soto.
Rivoluzione copernicana:
come
ha affermato giustamente Popper, la rivoluzione copernicana non prese avvio
dalle osservazioni, ma da un’idea di carattere religioso o mitologico. Ossia, il
culto del sole, che durante i secoli medievali venne relegato negli ambiti
clandestini dal rigore della dottrina e della logica cristiana. A questo culto
si rifacevano e si rifanno gli esoteristi, pur se in varie forme specifiche.
Essa diede il via a tutte le rivoluzioni che si sarebbero realizzate nella
storia, fino ai nostri giorni. Non per niente il titolo dell’opera di Copernico
era “De Rivolutionibus”, poi
modificato in “De revolutionibus orbium
coelestium”.
Rotazione terrestre:
è
un’ipotesi scientifica accreditata, ma non priva di incoerenze, poiché non è per
nulla evidente, come invece si è propensi a credere. La percezione dei sensi
infatti la contraddice. La terra ruota innanzitutto nella nostra mente,
“forgiata” da cinquecento anni di cultura scientifica. L’idea del fenomeno ha
preso il sopravvento sul fenomeno stesso. Il modello razionale ha ingabbiato la
dimensione reale. La formalizzazione della fisica ha adombrato la metafisica
del reale, la quale pone le sue basi sulla realtà concreta e non su quella
immaginata razionalmente.
Simbolo:
il
simbolo corrisponde ad un fede e ad una dottrina. Onorare un’immagine simbolica
significa onorarne la fede alla quale rimanda. Alla croce corrisponde Cristo.
Al punto centrato, immagine esoterica dell’eliocentrismo, corrisponde il demone
solare. Il simbolo richiama direttamente a quello che rappresenta. Imporre un
simbolo corrisponde ad imporre la dottrina che da esso è rappresentata. La sua
esposizione dimostra una presa di possesso del “territorio sociale” da parte
della dottrina da esso rappresentata o celata.
Sole:
nel
sole gli esoteristi individuano uno “spirito” portatore di presunte verità. È
simbolo di presunta emancipazione e realizzazione dell’uomo edenico e
divinizzato, e della ragione emancipata da Dio e dal dogmatismo religioso
tipico del Cristianesimo. Emblema di “Lucif-Eros”,
considerato come energia divina, magnifico apostata, potente ribelle al tempo
stesso portatore di presunta luce interiore o ermetica. Intorno al sole ruotano
i demoni planetari, come affermava Ermete Trismegisto citato da Copernico. Gli
spiriti dell’aria, a cui allude san Paolo. Il sole in questo ambito, oltre che
forza sessuale dirompente, assume il ruolo di signore e dio del mondo, al quale
tocca di diritto il posto più nobile ed elevato: il Centro.
Stella a cinque punte:
anche
detta “Stella fiammeggiante”, oggi quanto mai di moda, possiede diversi
significati occulti. È anche espressione del numero solare seicentosessantasei, la cifra della bestia apocalittica, nel senso
che indicare la stella a cinque punte corrisponde a leggere il 666. Essa è anche rappresentata dal
segno delle corna, formate da pollice, indice e mignolo. Segno molto evocato
dai giovani specialmente nei raduni musicali rock-rave. È il simbolo principe
della Massoneria iniziatica, collegato al demone solare egizio Horus, anche
detto Heros, o Helios.